Giovani

 
Questo punto del programma è dedicato con particolare attenzione al mondo giovanile. Penso che ogni amministrazione comunale, nel corso del suo mandato, dovrebbe tenere opportunamente in considerazione il periodo storico in cui vive. Nello specifico, la mia amministrazione comunale valuterebbe attentamente non solo le ripercussioni che l'attuale pandemia causerà a livello economico, ma anche le pesanti conseguenze in ambito sociale. Il virus sta rapidamente cambiando le abitudini e i comportamenti sociali. Le restrizioni imposte sulla libertà, il distanziamento sociale e la chiusura delle scuole hanno determinato pesanti conseguenze a livello psicologico tra i giovani e hanno incrementato il consumo di alcol e droga. Ai giorni nostri, c'è un virus più pericoloso del sars-cov2, che si diffonde altrettanto rapidamente e viralmente (soprattutto per mezzo dei social), ed è riconducibile a una mancanza di valori, che genera apatia superficialità e inettitudine. I giovani sono la principale risorsa che abbiamo per il nostro futuro e la loro presenza dovrebbe essere contemplata in qualunque programma politico. Tutti coloro che appartengono alla mia generazione si sono accorti di come il mondo sia cambiato rapidamente ed abbia lentamente plasmato (con la complicità degli adulti) le nuove generazioni. Sono sparite le compagnie che un tempo affollavano il centro cittadino, le "vasche", sono spariti i bambini che giocavano nei cortili, perfino i motorini che un tempo riempivano i parcheggi delle scuole. Oggi manca ai giovani la socializzazione, il confronto, sostituito sempre di più da smartphone, socialmedia e digitale (playstation, xbox, ecc.). Oggi dobbiamo prevenire anche la dipendenza dai social, da internet, dagli smartphone, la ludopatia e non solo quella delle droghe e dell'alcol. Per restituire valori ai giovani dobbiamo allontanarli da tutto questo e istruirli a un uso misurato, consapevole e costruttivo del digitale. Il digitale non dev'essere bandito, deve essere "usato consapevolmente" e non viceversa, come avviene ora. Dobbiamo investire il denaro in progetti a loro dedicati e pianificare attività per impegnare il loro tempo libero con lo sport, la musica, l'arte, la cultura e gli eventi. Devono poter autodeterminare il loro tempo esattamente come facevano noi prima dell'avvento del digitale e devono soprattutto poter riplasmare una realtà più vicina alla vita e più lontana dal mondo virtuale. Bisogna sensibilizzare i genitori e le scuole, dalle primarie in poi, e monitorare maggiormente l'utilizzo che i figli fanno degli smartphone e tentare di invertire queste abitudini prima che sia troppo tardi.
Viaggi, campi estivi, attività ludiche e ricreative, gite in bicicletta, attività sportive, trekking in mezzo alla natura, sono esperienze che creano uno spirito di gruppo, unione e condivisione di emozioni. Anche il senso civico è importante, non solo per il rispetto ambientale, ma anche per creare dei cittadini onesti e rispettosi delle regole. Con un’offerta formativa scolastica e universitaria a 360°, vogliamo offrire ai nostri giovani una città ricca di progetti pratici e utili alla loro crescita. Una Pordenone che, come una madre amorevole, li indirizzi a fare le scelte giuste, aiutandoli a capire il rispetto della vita e del mondo che li circonda. Indirizzandoli nella scelta di uno stile di vita sano e sostenendoli nelle attività sportive, vogliamo aiutare le nostre ragazze e i nostri ragazzi a comprendere tematiche importantissime quali prevenzione, bullismo, cyber-bullismo, dipendenze. Ma anche supportare i giovani Pordenonesi nell’utilizzo corretto dei social media e degli strumenti digitali. Vogliamo realizzare una città su misura per i giovani, che dia loro ampio spazio e opportunità, di divertimento, di sport, di crescita, di formazione e di lavoro. E qualora ci fossero dei problemi, vanno creati specifici progetti di recupero sociale o scolastico, perché nessuno va lasciato indietro, emarginato o dimenticato.
Per loro vogliamo ripristinare e riqualificare aree in disuso o crearne di nuove per dare ai nostri ragazzi “luoghi giovani da vivere”. È altrettanto importante che le scuole e i luoghi d’aggregazione a loro dedicati siano aperti anche il pomeriggio e che i punti verdi siano fruibili per tutta la stagione estiva. Attraverso il volontariato organizzeremo viaggi e campi estivi, attività sportive, ludiche e ricreative, manifestazioni ed eventi. Fondamentale, inoltre, la creazione di posti di lavoro favorendo una sinergia tra le principali attività produttive del pordenonese e le scuole superiori o le facoltà universitarie. Queste dovrebbero fungere da vivaio per un’offerta di lavoro mirata ai settori predominanti della provincia e alle carenze di figure professionali che soddisfino la richiesta contemporanea. Possiamo individuare anche nuove figure professionali che possano andare nella direzione dell’innovazione o di quei settori che devono essere ampliati per il rilancio dell’economia. Vogliamo una Pordenone in crescita, proprio come i nostri giovani. E che sia d’esempio per tutti, facendo venire voglia di viverci, di crescerci e soprattutto di restarci. Una Pordenone da amare, proprio come l’amiamo noi.